Disordini in Sudan

Nella capitale Khartum sta imperversando la guerra civile. A soffrire maggiormente sono i membri più deboli della società, indipendentemente dalla loro etnia o religione. I cristiani sono tra questi.

Des chrétiens soudanais dans le sud des monts Nouba. csi

I cristiani sudanesi dei Monti Nuba meridionali. Speriamo che non siano colpiti dai disordini. csi

 

Ad aprile si è inasprita la lotta per il potere tra il tenente generale al-Burhan, presidente ad interim e capo dell’esercito, e il generale Mohamed Hamdan Dagalo (Hemetti), vicepresidente e capo delle Forze di Difesa Rapida. I due avversari non differiscono né ideologicamente né religiosamente e il loro bilancio sul piano dei diritti umani è terribile.

Finora, la minoranza cristiana in Sudan non è stata nel mirino delle parti in conflitto. Ma più dura la guerra civile, più è probabile che i jihadisti tornino in azione. Inoltre, gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO, così come la Russia e la Cina, potrebbero sfruttare il collasso del Sudan per espandere le loro guerre per procura nel Paese ricco di materie prime.

Fino ad ora, la recrudescenza della violenza non ha avuto ripercussioni sui progetti sostenuti da CSI in Sudan. Le campagne di liberazione degli schiavi e gli aiuti ai cristiani dei Monti Nuba continuano senza intoppi. n Joel Veldkamp

Joel Veldkamp

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