Lettera da Aleppo n° 47 | RIVOGLIAMO LA NOSTRA DIGNITÀ

“Vogliamo andarcene!” Una frase che Frère Georges Sabé, frate siriano, si sente dire fin troppo spesso. Ancora una volta, il cofondatore dei “Maristi Blu”, un’organizzazione partner di CSI in Siria, chiede la revoca delle sanzioni economiche. Oltre l’80% dei siriani vive al di sotto della soglia di povertà. Tutti loro hanno diritto ad una vita dignitosa. I Maristi Blu continuano la loro opera per alleviare le sofferenze della popolazione di Aleppo.

La nuova epistola fa seguito al libro “Lettere da Aleppo. Testimonianza dalla Siria in guerra (2012-2020)”, scritto da Nabil Antaki e Georges Sabé e pubblicato da L’Harmattan ITALIA (2020).

I Maristi blu. mb

Di recente, i Maristi Blu hanno dedicato una giornata al digiuno, alla riflessione e alla preghiera per la pace in Medio Oriente. Frère Georges riferisce che molti hanno espresso la loro insofferenza riguardo alla guerra, al grido: “Khalas!”, ovvero “Basta!”, “Siamo stufi!”, “Non ne possiamo più!” “Non vogliamo più ascoltare queste notizie di sangue, violenza e distruzione!”.

Lo stato d’animo attuale alimenta il desiderio di molti di emigrare dalla Siria: “Vogliamo andarcene, da tutta la regione!”, si sente ripetere Frère Georges. I giovani, in particolare, hanno una sola cosa in mente: lasciare il Paese e andare altrove, e questo il prima possibile.

Una crisi dopo l’altra

Il popolo siriano ha vissuto la guerra civile, la pandemia di coronavirus, le sanzioni economiche e il terremoto. Oltre a ciò, si è aggiunta ora la guerra in Medio Oriente. Questa spirale negativa pesa anche sulla mente di Frère Georges: “Dov’è la nostra speranza in una società distrutta? Una società che diventa sempre più povera e che lotta per sopravvivere. Una società che non ha più la forza di rialzarsi?”.

L’82% vive sotto la soglia della povertà

La crisi economica ha fatto sprofondare gran parte della popolazione siriana nella miseria più assoluta: “l’82% delle persone vive al di sotto della soglia di povertà!”. La gente soffre per la scarsità di cibo e deve accontentarsi di circa sole due ore di elettricità al giorno. Le sanzioni gravano sulla vita quotidiana dei siriani, che sono inoltre costretti a fare i conti con un’inflazione galoppante. “Tutto diventa sempre più caro”, lamenta Frère Georges. Il materiale scolastico e le tasse scolastiche per un solo bambino rappresentano più della metà dello stipendio annuale dei genitori.

Molto spesso Frère Georges ha l’impressione che i siriani vivano come su un altro pianeta, il “pianeta delle sanzioni!”. Questo è disumano: “Ci rifiutiamo di essere trattati come reietti: vogliamo riavere la nostra dignità ed essere reintegrati nella comunità internazionale!”.

Un aiuto di ampia portata per i più poveri

In questi tempi difficili, i Maristi Blu non si danno per vinti. “Facciamo tutto il possibile per sostenere i più svantaggiati”, assicura il padre, citando anche i progetti di aiuto sostenuti da CSI.

Il progetto “Pane comune” fornisce un pasto caldo al giorno ad oltre 250 anziani. Il numero dei beneficiari ultraottantenni è in costante aumento. Poiché l’elettricità è disponibile solo per circa due ore al giorno, i Maristi Blu hanno installato batterie e luci a LED in modo che le persone non rimangano al buio dopo il tramonto e la televisione possa alleviare un po’ la loro solitudine.

Ai sopravvissuti al terremoto di febbraio 2023 vengono forniti mobili ed elettrodomestici, oltre al cibo necessario. Una donna, dopo aver ricevuto il suo cesto di cibo, è scoppiata in lacrime, dicendo: “Da diversi giorni non avevo più una goccia di olio d’oliva in casa”.

Prospettive per i giovani

Con l’aiuto di CSI, i Maristi Blu continuano a sostenere giovani adulti nella creazione di una propria attività. Nell’ambito del progetto di microcredito “Job“, i partecipanti ricevono consulenza e sostegno per una formazione professionale. Gli interessati, però, devono sottoporsi a una rigorosa procedura di selezione. Per un corso di venti studenti, si presentano regolarmente più di cento candidati.

Il progetto “Heartmade“, anch’esso sostenuto da CSI, è stato ampliato per includere un maggior numero di prodotti, in modo che i partecipanti potessero autofinanziarsi il più possibile. Venti donne hanno trovato lavoro e realizzano abiti femminili unici a partire da scampoli di tessuto.

Frère Georges Sabé conclude la sua lettera da Aleppo ringraziando i donatori: “Siete la nostra speranza! Contiamo su di voi perché insieme possiamo cambiare il mondo per renderlo più giusto, più dignitoso e più umano”.

Frère Georges Sabé (Maristi Blu), Reto Baliarda

Lasciare un commento


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.

Kommentar erfolgreich abgesendet.

Der Kommentar wurde erfolgreich abgesendet, sobald er von einem Administrator verifiziert wurde, wird er hier angezeigt.