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Aiuto a sfollati interni/profughi

In determinati Paesi dove CSI è presente con i suoi progetti, conflitti e/o persecuzioni hanno costretto alla fuga milioni di persone: alcuni sono sfollati interni, mentre altri hanno dovuto cercare rifugio fuori dal proprio Paese. L’aiuto umanitario agli sfollati e ai profughi che hanno lasciato la loro patria è parte integrante dell’impegno di CSI.

Le priorità di CSI

  •  Fornitura di generi alimentari e di assistenza medica alle persone che vivono nei campi profughi
  •  Sostegno psicologico per le vittime di traumi
  • Programmi formativi e ricreativi per bambini

Attualità

Altre news

CSI si occupa di questo ambito nei seguenti paesi

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Iraq
Dal 2003 centinaia di migliaia di cristiani e di membri di altre minoranze religiose hanno lasciato l’Iraq, mentre coloro che sono rimasti cercano di ricostruire le proprie esistenze distrutte dallo Stato Islamico (SI) e da altri gruppi di terroristi. La loro sicurezza è precaria.
al Paese
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Nagorno-Karabakh
La guerra scoppiata nel Caucaso nel 2020 per il controllo del Nagorno-Karabakh ha spinto un flusso di rifugiati verso l’Armenia. Oltre a fornire aiuti d’emergenza, CSI accompagna gli sfollati che ricevono cure e sostegno per un nuovo inizio.
al Paese
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Nigeria
A Nord-Est e al centro del Paese gruppi di terroristi islamici come Boko Haram o i miliziani fulani compiono regolarmente attacchi a danno di cristiani e di musulmani moderati. CSI ha lanciato un’allerta al genocidio dei cristiani in queste zone e sostiene i cristiani anche in altri paesi dell’Africa subsahariana dove sono soggetti a pressioni simili.
al Paese
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Siria
Nella guerra civile siriana molte persone hanno perso tutto. Interi quartieri sono stati rasi al suolo e per la maggior parte della gente il costo della vita è diventato insostenibile a causa del conflitto, delle sanzioni internazionali e di una crisi economica senza precedenti.
al Paese
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Sudan del Sud
Durante la guerra civile del Sudan (1983-2005) le milizie islamiste hanno ucciso innumerevoli persone al Sud del Paese (l’attuale Sudan del Sud) e ne hanno deportate altrettante al Nord (l'attuale Sudan) come schiavi. Ancora oggi decine di migliaia di sudanesi del Sud sono trattenuti come schiavi o sono nati in schiavitù e vivono alla mercé dei loro padroni. Finora CSI ha potuto liberare più di 100'000 schiavi.
al Paese

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