25 Aprile 2022

Dopo 40 giorni, il Pastore Johnny Shahwan è libero

Christian Solidarity International (CSI) aveva chiesto il suo rilascio. Ora si tratta di far sì che cadano tutte le accuse contro di lui.

Johnny und Marlene Webseite

Il Pastore palestinese Johnny Shahwan a Beit Jala, vicino a Betlemme, è libero: è uscito di prigione l’11 aprile scorso. Lo riporta l’organizzazione DMG (Deutsche Missionsgemeinschaft), con sede a Sinsheim, in Germania, di cui Shahwan è collaboratore. La piattaforma d’informazione “Arab News” ha riferito che il suo caso era stato presentato al presidente palestinese Mahmoud Abbas circa una settimana prima. L’organizzazione per i diritti umani Christian Solidarity International (CSI) aveva anche scritto all’Autorità palestinese (AP) chiedendo il suo rilascio e la sua riabilitazione immediati.

L’accusa: “Minare i sentimenti nazionali”

Ma torniamo ai fatti. Il 2 marzo 2022 Johnny Shahwan, Pastore e responsabile del centro d’incontri Beit Al Liqa’, è stato arrestato e messo in prigione. L’Autorità palestinese lo ha accusato di “minare i sentimenti nazionali e fomentare lotte settarie”. Da allora, la detenzione preventiva di Shahwan è stata prolungata due volte. L’udienza è prevista per il 23 maggio.

Foto con un rabbino

Il caso era stato scatenato da una foto che mostra Shahwan con il rabbino Yehuda Glick, guida turistica israeliana nonché politico del partito Likud, presso il centro d’incontri Beit Al Liqa’. La foto era circolata sui social e aveva scatenato grande indignazione tra i palestinesi. Il giorno dopo la pubblicazione della foto la polizia palestinese aveva arrestato il direttore del centro. Il personale di Beit Al Liqa’ aveva spiegato che gli impiegati sul posto non erano a conoscenza dell’identità di Yehuda Glick. Secondo quanto riferito, gli avevano permesso di entrare ed egli si era unito ad un gruppo di turisti.

CSI si è rivolta all’AP

Christian Solidarity International ha condannato l’arresto arbitrario del Pastore Johnny Shahwan. Con una lettera, CSI ha chiesto all’Autorità palestinese (AP) di rilasciare Shahwan di prigione, di far cadere le accuse contro di lui e di non interferire più nelle attività del centro Beit Al Liqa’. L’11 aprile il Pastore è stato rilasciato su cauzione. Per ora, tuttavia, le accuse rimangono e l’udienza è prevista per il 23 maggio 2022. La famiglia di Shahwan chiede preghiera: “Per favore, ricordate l’udienza di maggio e pregate affinché sia fatta giustizia e Johnny possa vivere in libertà”. CSI continua a battersi per la piena riabilitazione del Pastore e per il ritiro delle accuse. (CSI/rh)

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