Le vittime del massacro in una chiesa nigeriana sono nel frattempo state accompagnate alla loro ultima dimora. Christian Solidarity International esorta il ministro degli Esteri britannico Liz Truss a voler redigere una risoluzione contro la Nigeria.
John Eibner, presidente di CSI, invita il ministro degli Esteri britannico Liz Truss a redigere una risoluzione contro la Nigeria. Csi; Governo del Regno Unito/Wikimedia
(Binz/Zurigo) – John Eibner, presidente di Christian Solidarity International (CSI), chiede al ministro degli Esteri britannico Liz Truss di designare la Nigeria quale “Paese che desta particolare preoccupazione” in occasione della Conferenza ministeriale internazionale sulla libertà di religione o di credo che si terrà a Londra all’inizio di luglio.
Pentecoste di sangue
Il 17 giugno scorso, la diocesi cattolica dello Stato di Ondo, in Nigeria, ha seppellito i corpi di oltre 40 fedeli, tutti uccisi durante la funzione della domenica di Pentecoste. Christian Solidarity International (CSI) si appella ora al ministro degli Esteri britannico Liz Truss affinché approfitti dell’imminente Conferenza ministeriale sulla libertà di religione o di credo che si terrà a Londra per dichiarare la Nigeria “Paese che desta particolare preoccupazione” a causa delle sue “sistematiche, continue e gravi violazioni della libertà religiosa”.
Il massacro come nuova dimensione
Il 5 giugno scorso uomini armati hanno attaccato la chiesa cattolica di San Francesco Saverio nella città di Owo mentre era in corso la messa di Pentecoste, uccidendo decine di persone, tra cui bambini. Finora tali attacchi erano stati rari nel Sud-Ovest della Nigeria, una regione a prevalenza cristiana. Ad oggi, nessuno degli autori del massacro è stato arrestato.
Preoccupante impennata delle aggressioni
In una lettera aperta al ministro degli Esteri britannico Truss, John Eibner sottolinea che la Nigeria ha registrato un aumento delle atrocità contro i cristiani dopo la decisione del Segretario di Stato americano Antony Blinken, lo scorso novembre, di rimuovere la Nigeria dalla lista statunitense dei “Paesi che destano particolare preoccupazione” (Country of Particular Concern, CPC).
“La dichiarazione di Washington che gli Stati Uniti non sono ‘particolarmente preoccupati’ per la situazione della libertà religiosa in Nigeria è stata pubblicamente celebrata dai consiglieri del presidente nigeriano Muhammadu Buhari”, afferma Eibner. “Tuttavia, tale dichiarazione è stata ampiamente condannata dai rappresentanti delle comunità religiose particolarmente colpite e sofferenti in Nigeria.
Attirare l’attenzione sulla Nigeria durante la conferenza a Londra
La prossima Conferenza ministeriale internazionale sulla libertà di religione o di credo, che si terrà a Londra dal 5 al 6 luglio, fa parte di una serie di incontri fra ministri sulla libertà religiosa, lanciata dal governo statunitense a Washington DC nel 2019. Un documento strategico del governo britannico del luglio 2021, dal titolo “Global Britain in a Competitive Age” (La Gran Bretagna globale in un’epoca competitiva), mette in risalto la riunione ministeriale prevista per il 2022 e definisce la “campagna per la libertà religiosa” un “importante strumento della nostra influenza oltreoceano”.
Invito agli Stati Uniti ad agire con una risoluzione
Il presidente di CSI Eibner chiede al ministro degli Esteri britannico di approvare una risoluzione che dichiari la Nigeria “Paese che desta particolare preoccupazione” e al Segretario di Stato americano Blinken di reinserire la Nigeria nella lista del Dipartimento di Stato americano come “Paese di particolare preoccupazione”.
A proposito di CSI
Christian Solidarity International (CSI) è un’organizzazione umanitaria internazionale per i diritti umani che si adopera per la libertà religiosa e la dignità umana. Il sito gestito da CSI www.nigeria-report.org vuole attirare l’attenzione pubblica sulla violenza e la pulizia religiosa in atto in Nigeria.
Contatto: Joel Veldkamp | joel.veldkamp@csi-int.org; www.csi-usa.org; www.csi-schweiz.ch