
Mohammed, un bambino profugo, è già segnato dalla guerra: da un giorno all’altro dovette fuggire da casa per non cadere in mano ai ribelli islamisti, suo fratello fu ucciso.
Assieme a molti altri bambini e adolescenti hanno trovato rifugio a Tartus e cercano di dimenticare le scene e immagini del terrore al quale hanno assistito. Vivono per strada, senza rete sociale, cercando di guadagnare qualche quattrino per mantenersi a galla.
Ogni giorno Mohammed percorre le strade della città con tovagliette che cerca di rivendere. Fortunatamente, un giorno incontrò Alice; la giovane cristiana compra ogni giorno alcune tovagliette. All’inizio lo fecce per pietà di lui; un giorno però, per ringraziarla, Mohamed con i suoi pocchi soldi le comprò un mazzo di fiori. Questo semplice gesto cambiò totalmente la giovane donna: per lei Mohammed non è più un povero profugo, bensì un amico. E felice di vedere come Suor Sara, partner di CSI in Siria, cuida di lui e di tanti altri bambini profughi. A novembre è stata inaugurata una scuola per loro. Oltre a ricevere una formazione hanno trovato amici e amore. La vita solitaria per strada appartiene al passato
La ringrazio di vivo cuore per il suo sostegno che permette di finanziare questa scuola e di distribuire viveri ai profughi in Siria.
Auguro a lei e a sua famiglia un avvento colmo di benedizione.
Dall’inizio della guerra in Siria nel marzo 2011 e in particolare dall’avanzata violenta dell’ISIS in Iraq e Siria la situazione della popolazione, specialmente quella delle minoranze cristiane e yazide, si è deteriorata drammaticamente. Gli sviluppi delle ultime settimane ad Aleppo mettono alla luce tutta la dimensione della catastrofe e dimostrano la necessità urgente dell’aiuto umanitario. I profughi soffrono delle penurie e dell’assenza di prospettiva. In inverno le condizioni di vita sono ancora più dure. CSI assiste le persone in fuga all’interno del loro paese (gli spostati interni).
Gli spostati interni siriani e iracheni hanno bisogno della sua solidarietà
La guerra in Siria e i conflitti armati in Iraq provocano una sofferenza indicibile. Le minoranze religiose cristiane e yazide sono particolarmente vulnerabili e sotto pressione. Un’analisi minuziosa della situazione sul terreno permette a CSI di fornire un aiuto mirato ai bisognosi.
Filib (nome cambiato), ad esempio, fu gravemente ferito in un attentato. Grazie alla sua fede cristiana e all’aiuto di Suor Sara e dei suoi collaboratori ha mantenuto una speranza fiduciosa. Malgrado tutti gli ostacoli continua ad applicarsi per concludere gli studi.
Ovunque ne hanno la possibilità nelle regioni devastate dalla guerra i partner di CSI sostengono i feriti e gli oppressi distribuendo pacchi di viveri, medicamenti, vestiti, coperte e fornelli. Ci aiuti ad alleviare la sofferenza di queste persone nei mesi invernali.
L’aiuto dei nostri partner in Siria e Iraq comprende: