Comunicato stampa | Migros tradisce i propri valori commerciando con un regime dittatoriale

Da ormai 50 giorni l’Azerbaigian blocca l’unica via di accesso al Nagorno-Karabakh, lasciando 120’000 persone a corto di cibo e medicinali. Tuttavia, per Migros questo non è un motivo sufficiente per interrompere i rapporti commerciali con la compagnia petrolifera azera Socar. La volontà di oltre 9’000 firmatari viene semplicemente ignorata.

In questa bacheca a Stepanakert, capoluogo del Nagorno-Karabakh, l'unica comunicazione ancora appesa è un versetto della Bibbia tratto da Genesi 49:18: “Io spero nella tua salvezza, Signore!”. csi

In questa bacheca a Stepanakert, capoluogo del Nagorno-Karabakh, l’unica comunicazione ancora appesa è un versetto della Bibbia tratto da Genesi 49:18: “Io spero nella tua salvezza, Signore!”. Sebbene l’Azerbaigian stia bloccando la strada di accesso al Nagorno-Karabakh, Migros vuole mantenere il suo contratto con la società statale azera Socar. csi

 

 

Migros è oggetto di critiche per la sua collaborazione con la società energetica azera Socar. Il 20 dicembre 2022, alcuni membri dell’ampia coalizione “MigroliNOTsocar” hanno consegnato presso la sede centrale di Migros a Zurigo una petizione con oltre 6’600 firme. Nel frattempo, le firme raccolte sono più di 9’200. I firmatari chiedono a Migros di rescindere il contratto con la società petrolifera Socar, una delle principali fonti di finanziamento dell’Azerbaigian. Tale rivendicazione è motivata dalle violazioni dei diritti umani perpetrate dal governo ultranazionalista e dittatoriale di Baku e dalle sue azioni aggressive contro l’Armenia. La partnership di Migros rispettivamente Migrolino con Socar non è affatto in linea con i valori apertamente pubblicizzati di Migros.

Migros mantiene la collaborazione con Socar

L’incontro del 30 gennaio 2023 tra i promotori della petizione e la direzione di Migros è stato infruttuoso. Michel Gruber, membro della Direzione generale della Federazione delle cooperative Migros nonché responsabile del Dipartimento commercio del gigante arancione, non intende toccare la fruttuosa collaborazione tra Migrolino e Socar. Tale atteggiamento di Migros è inconcepibile per il consigliere agli Stati Carlo Sommaruga, il consigliere nazionale Stefan Müller-Altermatt, nonché per Sarkis Shahinian (Associazione Svizzera-Armenia) e John Eibner di Christian Solidarity International (CSI).

La risposta negativa di Migros arriva nel 50° giorno del blocco azero del corridoio di Lachin, l’arteria vitale del Nagorno-Karabakh. Tale blocco impedisce a 120’000 persone di recarsi in Armenia e di ricevere rifornimenti di cibo, medicinali e carburante, mettendo a repentaglio la loro stessa esistenza.

La dottoressa Atayan nel suo studio. csi
“In Nagorno-Karabakh nessuno può più ricevere un'assistenza medica adeguata. Le scorte di medicinali sono esaurite a causa del blocco stradale imposto dall'Azerbaigian”, afferma il medico Marine Atayan. csi

Migros: il profitto prima delle persone

La decisione di Migros è sconcertante. I dirigenti del gigante arancione, infatti, ben sanno che il blocco dell’Azerbaigian fa parte della strategia di un processo genocida contro l’Armenia. Sono inoltre consapevoli delle violazioni dei diritti umani perpetrate dall’Azerbaigian e del suo alto livello di corruzione. Tuttavia, Migros si attiene all’accordo con Socar: un rapporto commerciale “legale”, come sostenuto dal dirigente di Migros Michel Gruber, poiché né la Svizzera, né l’ONU hanno imposto sanzioni all’Azerbaigian. Gruber ha promesso di rescindere immediatamente i contratti con Socar nel caso questo fosse richiesto dalla legge o da una decisione del Consiglio federale.

CSI: “Migros tradisce i propri valori”

John Eibner, presidente internazionale di CSI, punta il dito contro l’atteggiamento incoerente di Migros: pubblicamente, si riferisce volentieri agli alti valori morali del suo fondatore Gottfried Duttweiler, fra cui il dovere di schierarsi politicamente a favore dei deboli e contro gli abusi di potere. Tuttavia, afferma Eibner, “Nel caso di una relazione commerciale come quella con l’Azerbaigian, Migros getta al vento questo principio. È chiaro che qui il profitto viene prima del benessere delle persone.”

Delusione per la posizione della direzione Migros

Migros intrattiene rapporti commerciali con l’Azerbaigian nonostante la dittatura azera sia chiaramente responsabile della pulizia etnica e religiosa dei cristiani armeni e di altre gravi violazioni dei diritti umani. John Eibner afferma: “Contrariamente ai suoi valori aziendali, ampiamente pubblicizzati, Migros mette il profitto al di sopra del benessere delle persone.” Eibner si chiede inoltre: “I clienti Migros sono consapevoli che il sistema di valori di Migros e del suo fondatore si è spostato dalla solidarietà umana al capitalismo globale?”

Rolf Höneisen

Contatti:

Rolf Höneisen, 044 982 33 77, rolf.hoeneisen@csi-schweiz.ch (tedesco)
Joel Veldkamp, 044 982 33 10, joel.veldkamp@csi-int.org (inglese)

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